• OBESITA’ E VITA SEDENTARIA

    OBESITA’ E VITA SEDENTARIA

    OBESITA’

    L’obesità è un fenomeno di tipo multifattoriale. La prevenzione e la terapia devono rispondere in maniera specifica in rapporto ai molteplici fattori coinvolti. Ciò è ancora più vero nei casi di obesità nel bambino rispetto ai casi di obesità in età adulta.

    Più di 1 bambino su 3 ha un peso superiore a quello che dovrebbe avere per la sua età. Riportando questi valori a tutta la popolazione di bambini di età 6-11 anni si arriva a una stima di più di 1 milione di bambini in sovrappeso od obesi in Italia.

    LE CAUSE

    L’obesità ha un’eziologia multifattoriale che chiama in causa alimentazione, sedentarietà, fattori genetici e fattori ambientali. L’avere uno o entrambi i genitori obesi è il fattore di rischio più importante per la comparsa dell’obesità in un bambino.

    COSA FARE?

    Porsi due importanti obiettivi da raggiungere, con l’aiuto di un professionista:

    Riduzione del peso, acquisendo la consapevolezza e la conoscenza dei principi di una sana alimentazione.

    Ripristino di un’adeguata attività motoria, al fine di riattivare il metabolismo cellulare cosi da “bruciare” quanto viene introdotto senza accumuli di riserva.

    Questo atteggiamento terapeutico deve essere valutato in un periodo di almeno sei mesi, indispensabile perché la persona acquisisca una nuova mentalità e cambi soprattutto, ove è scorretto, il suo stile di vita. La difficoltà maggiore nei percorsi di dimagrimento è quella di mantenere alta la motivazione anche quando ci sono le inevitabili scivolate, o peggio ancora quando – arrivati a un certo risultato – non si riesce ad andare oltre.

    Sul piano puramente nutrizionale, si valuterà assieme al medico come procedere nella formulazione di una terapia dietetica tenendo conto sia dei gusti del paziente, sia del suo fabbisogno nutrizionale. Inoltre non bisogna mai dimenticare la capacità che la corretta alimentazione esercita in maniera preventiva nei confronti di malattie invalidanti come il diabete e l’insufficienza renale.

    INTRODURRE L’ATTIVITA’ FISICA

    Naturalmente il tutto deve essere coadiuvato e continuamente stimolato dalla ripresa di una corretta attività fisica, adeguata alle esigenze della persona. Infatti il ripristino di tale capacità metabolica attiva è la garanzia assoluta del mantenimento del risultato raggiunto.

    Leave a reply →